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Invece Angelo fra lo stupore di tutti si mette lì e gli cambia il ferro per farlo correre e tornando al nostro box, con la suo sicurezza dice: “Io stasera vinco. E vinco battendo tutti i più forti!”. La storia poi dimostrerà che aveva ragione.Questi sono aneddoti successi in corsa ma tanti episodi sono successi in questi 28 anni di vita del Palio. Già il primo anno ci rendemmo conto a cosa andavamo incontro. Alla prima sfilata ci presentammo con le nostre coraggiose ragazze, Cristina e Stefania Capodarca, Cinzia Paganelli, Barbara Nacci, Monica Zanini, Stefania Rossi e Barbara Landi si presentarono alla sfilata con tutta la fierezza che ci ha sempre contraddistinti al cospetto di contrade molto più numerose di noi. L’anno seguente la musica cambiò decisamente, come abbiamo visti sopra, e trionfammo portando in Viale Colombo il nostro primo Cencio. Gli anni seguenti furono delle delusioni continue nella corsa, però in compenso fu puntato al miglioramento della sfilata. Particolarmente caratteristica fu la sfilata del 1984 dove fu fatta rivivere tutta la nostra tradizione contadina. Fu portato un carro con una vigna vera con l’indimenticato Carlino Bologni con Ismo Pierucci che fingevano di vendemmiare e dare il ramato. Dietro di loro, a guidare un calesse c’era un altro personaggio storico della nostra Contrada: Francesco Colibazzi. L’anno successivo presentammo un carro che
raffigurava una casa contadina con tutto quello che ne circonda.
Dai contadini che tornano dai campi alla mucca (vera).
La svolta, dal punto di vista della sfilata, fu nel 1987, quando
fu presa la decisione di fare i vestiti da soli e non noleggiarli
come gli anni precedenti. Grazie alla maestria delle nostre
sarte - contradaiole ed alla ricerca puntigliosa del nostro
ex presidente Andrea Montanelli, fu gettato le basi per quella
che ancora oggi è il nostro tema dominante della sfilata:
La bonifico del Padule da parte della famiglia De Medici.
Uno degli avvenimenti più significativi per noi è stata
senz’altro la “Conquista della Banana”. I non fucecchiesi forse
si metteranno a ridere, vedendo questo titolo ma per noi è
stata importantissima. La Banana naturalmente intesa come quartiere di Fucecchio. Nel ’87 furono iniziati i lavori per la costruzione di questo nuovo quartiere che avrebbe ospitato diverse famiglie. Il terreno su cui si sarebbe costruito era al confine tra noi e la Ferruzza. A dire il vero sarebbe stato tutto della Ferruzza ma ormai che vuoi farci? Era troppo importante per noi espandersi un po’. Soprattutto in quegli anni. Memorabile fu la nostra bandiera messa sulla gru da Gino Colibazzi, come per segnare il territorio. Questo da solo non bastò e furono necessarie le votazioni insieme a tutte le altre Contrade che doveva esprimere il suo giudizio. segue »
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